Sunday, December 9, 2007

Polpettone Ronfolo

La seconda regola della mela_cucina è: il tempo in cucina va goduto. Regola difficile (ma non troppo... o forse sono io che ho un ottimo maestro?) da applicare nella quotidianità e, tuttavia, da non dimenticare. Quando potete, non perdete l'occasione di scegliere una buona musica, accendere i fornelli e, curando ogni singolo dettaglio del piatto che preparate, dimenticare tutto il resto.


Ingredienti (per 3 persone):


150-200 g. di carne di manzo tritata (meglio se non grassa, tutto sommato);
1 cipolla e 1 porro;
le verdure che offre il vostro frigo (nel mio caso, 1 melanzana, 2 zucchine, 1 peperone giallo, qualche carota);
4 pomodori maturi;
2 uova;
30 g. di pangrattato;
30 g. di pecorino fresco o di queso colombiano;
vino rosso leggero;
parmigiano secondo il vostro gusto;
Olio extravergine, Sale, Pepe, prezzemolo.



Tritate finemente la cipolla e il porro e fateli andare con l'olio d'oliva, fino a doratura, in una casseruola. Tagliate a listelli non troppo sottili le melanzane, le zucchine e le carote (dopo averle spellate), i peperoni, dopo averli svuotati dei semi. Tagliate in pezzi grossi i pomodori, spellati anche quelli.
Aggiungete le verdure al soffritto, poi i pomodori e lasciate andare qualche minuto; quindi, abbassate il fuoco e lasciate cuocere.
Riversate la carne tritata in una terrina e aggiungete sale, pepe, prezzemolo tritato, le uova e il pangrattato. Impastate tutto energicamente, aggiungete il parmigiano e impastate nuovamente. Infine, aggiungete il pecorino (o il queso) tagliato in generosi tocchetti e lavorate l'impasto fino a formare il polpettone.
Adagiate il polpettone sul fondo di verdure, nel frattempo ammorbidite al punto giusto, e innaffiate con abbondante vino rosso. Alzate leggermente la fiamma, coprite la casseruola e lasciate cuocere, aggiungendo altro vino di tanto in tanto.

Servite ben caldo e con abbondante condimento.





Da cucinare quando... il vostro nipoterrimo ha appena compiuto due mesi e vorreste festeggiare come avete fatto la sera in cui è nato.


la vostra apple.

Thursday, November 22, 2007

Pasta del ringraziamento

Questa pasta deve il suo nome al fatto che fu improvvisata un tardo pomeriggio del giorno del ringraziamento, con le foglie a volar via dagli alberi e il sole a tramontare fuori dalle finestre. Tutti gli ingredienti si trovano da entrambi i lati dell'oceano.

Ingredienti per la Pasta del ringraziamento (per 2 persone)
  • Un porro
  • Asparagi verdi (una decina scarsa)
  • Prezzemolo
  • Pinoli (o mandorle, devo ancora decidere)
  • Uva passa
  • Olio extravergine, Sale, Pepe e noce moscata
Mettete pure su l'acqua per la pasta e l'olio a scaldare in una padella. Nel frattempo affettate il porro a rondelline e mettetelo a soffriggere nell'olio ormai caldo; mentre il porro si dora tagliate gli asparagi (meno uno) a tocchetti piuttosto piccoli e a tempo debito aggiungeteli al soffritto. Mescolate tutto bene bene.
Aggiungete il prezzemolo (solo le foglie please), e rimescolate. Salate a piacere (non troppo).
Quando e` ora di metter dentro la pasta tagliate l'asparago solitario a meta` (per il lungo mi raccomando) e buttatelo insieme alla pasta. Nel frattempo aggiungete pinoli e uvetta al sugo, fuoco basso e pentola coperta. Mentre la pasta si cuoce decidete voi quando passare meta` del sugo nel frullatore (allungatelo con un po' d'olio). Una volta frullata rimettetela in padella al calduccio. Quando la pasta e` scolata passatela in padella con il sugo e preparate i piatti. L'ideale sarebbe usare dei piatti ovali, mettete i due meta` asparagi che avete rinvenuto dalla pentola della pasta da un lato con (pochi che costano) pinoli e una foglia di prezzemolo. Poi aggiungete la pasta dall'altro lato, spolverate con noce moscata e pepe.

Da cucinare quando... Si ha voglia di una pasta delicata e un filo particolare.
Pasta... Lunga (spaghetti o linguine, chissa` bucatini..)
Musica... Qualcosa di sofisticato: Pink Floyd
Vino...
Bianco: noi qui s'e` bevuto uno Chardonnay Cileno

Jacopo

Monday, September 3, 2007

Pasta alla Magnus

Questa pasta deve il suo nome al buon Magnus, postdoc svedese che conobbi un anno fa a Toronto. Di rapida e semplice preparazione, gli ingredienti sono facilmente reperibili dal lato sbagliato dell'oceano; dal lato giusto dovrete un po' crucciarvi per trovare o far da voi la panna acida.

Ingredienti per la pasta alla Magnus (per 4 persone)
  • Un porro cicciotto
  • Panna acida (circa 200 grammi, o quattro-cinque cucchiaiate generose)
  • Olio (oliva, vergine va piu` che bene, che' l'extravergine costa!)
  • Spaghetti o fettuccine
Tagliate il porro in rondelline un poco spesse (mezzo centimetro); poi fatele a grossi tocchetti (dimezzatele) e fatele saltare in olio nella padella finche' non si dorano. Nel frattempo mettete su l'acqua per la pasta. Quando il porro e` pronto abbassate la fiamma e fate raffreddare un po' l'olio rimasto, altrimenti vi si brucera` la panna. Dopo un minuto versate la panna e mescolate bene bene col porro. Lasciate che la panna si diverta e si asciughi un po', nel frattempo dovrebbe essere ora di buttare la pasta. Quando la panna si e` un po' scurita spegnete la fiamma e fate riposare. Non c'e` bisogno di sale nel sugo, di solito viene abbastanza saporito di suo; assaggiate comunque per essere sicuri che sia di vostro gradimento.
Al momento di scolare la pasta, riaccendete il fuoco sotto la padella bello allegrotto e aggiungete la pasta scolata, mescolando di continuo. Un minuto dovrebbe bastare.

Da cucinare quando... avete poco tempo per star dietro al sugo e non avete voglia di piccante (altrimenti e` tempo di aglio olio e peperoncino)

Jacopo

Friday, August 31, 2007

Involtini Jay Gatsby

La prima regola della mela_cucina è non avere troppe regole. La buona cucina è, per gran parte, questione d'istinto; nella selezione degli ingredienti, nel dosaggio delle quantità, nella scelta dei tempi. Mettetevi in ascolto del vostro istinto culinario, quindi: se scoprite che ne avete e a sfare, non esitate a seguirlo.



Ingredienti per il piatto del giorno (per 2 persone).




  • porro e cipolla (secondo la velocità di smaltimento delle vostre pance)

  • 2 zucchine

  • 1 peperone (rosso o giallo)

  • 1 pomodoro maturo

  • 100 o 50 g di scamorza affumicata

  • 4 straccetti di bovino adulto (stretti e allungati)

  • sale, olio e peperoncino a piacimento


Soffriggete il porro e la cipolla insieme con olio abbondante: entrambi sono saporiti, ma dolci, quindi suggerirei di non esagerare nella quantità.


Aggiungete, uno per volta, le zucchine e i peperoni tagliati a listelli sottili; salate e lasciate andare allegramente in padella, ricordandovi di rimescolare spesso. Unite il pomodoro, spellato e tagliato in pezzi grossi, che aggiunga colore e sapore senza sopraffare gli altri ingredienti: non dobbiamo ottenere un sugo. Quando le verdure sono completamente appassite, aggiungete un pizzico di peperoncino e togliete dal fuoco.


Stendete uno per volta gli straccetti su un tagliere: salate appena e ponete esattamente al centro di ciascuno un cucchiaio non abbondante del composto di verdure. Aggiungete di volta in volta alcuni tocchetti di scamorza e arrotolate a formare l'involtino.


Preparate una teglia con un filo d'olio sul fondo e mettete dentro i 4 involtini, cospargendoli del sughetto e delle verdure residue. Lasciate nel forno, pre-riscaldato a 180-200°, un quarto d'ora circa. Controllate spesso la cottura: se è eccessiva, correte il rischio che l'involtino si asciughi e il ripieno fuoriesca.


Servite con contorno di verdure a crudo, magari verza e carota all'aceto balsamico.


Da cucinare quando... avete fatto una domanda talmente stupida da non poter nemmeno chiedere scusa.


Curiosità: "La vita ricomincia sempre quando si rapprende in autunno". Così leggevo ieri ne "Il grande Gatsby". E visto che oggi è stato il mio primo giorno di lavoro vero dopo le vacanze estive e il giorno in cui ho ripreso _dopo una lunga stagione_ la mia vita regolare, direi che il nome del piatto è beneaugurante per quanti si apprestino al rientro e alla nuova stagione. Non scommetterei, però, che Fitzgerald (dovunque si trovi) sia lusingato dall'omaggio.


la vostra Apple.